Un Viaggio sul territorio per Conoscere le Tradizioni e la Storia del Borgo

Dal 28 agosto al 1° settembre, Gambassi Terme si trasformerà in un vivace palcoscenico di colori, suoni e tradizioni grazie al XVIII Palio delle Contrade. Questo evento, che unisce competizione e celebrazione, è uno dei momenti più attesi dell’estate gambassina. Le quattro contrade del borgo -Membrino, La Pieve, Belvedere, e I’ Porcello- si sfideranno in una serie di gare, culminando nella tradizionale corsa delle bigonce e nella competizione tra carri allegorici. Il vincitore si aggiudicherà il Palio, un vessillo dipinto di valore artistico e simbolico. Ma il Palio non è solo una competizione: è un’occasione per vivere la storia e le peculiarità di ciascuna contrada, che rappresentano altrettanti scorci di vita e cultura della cittadina. Andiamo a scoprire insieme di Gambassi Terme col Palio delle contrade .

Le Origini del Palio delle Contrade

Il Palio delle Contrade di Gambassi Terme nasce nel 2005, con l’obiettivo di rafforzare il senso di comunità e offrire ai residenti e ai visitatori un’opportunità di divertimento e condivisione. Nel corso degli anni è diventato uno degli appuntamenti più attesi dell’estate.

Ispirato alle antiche tradizioni di giochi di contrada, il Palio di Gambassi si distingue per il suo legame con il territorio e la valorizzazione della storia locale. Le contrade si identificano con specifiche aree del paese e ne rappresentano i luoghi di maggiore interesse storico e culturale. Il palazzo comunale, situato al centro del borgo, è il fulcro da cui si diramano le quattro contrade, ciascuna con i propri colori, simboli e tradizioni. Durante il mese di agosto, le vie di Gambassi si riempiono delle bandiere delle contrade, un’esplosione di colori che rende ancora più suggestivo il centro storico.

 

Membrino: La Contrada del Centro Storico

La torre dell'orologio di Gambassi Terme, con Membrino seduto sopra la campana, che ne regge il martello, e lo striscione col suo nome perché a lui è intitolata la contradaLa contrada di Membrino è quella che comprende la maggior parte del centro storico, il “castellum” di Gambassi Terme. I suoi colori, il giallo e il rosso, sono ripresi dalla bandiera comunale, mentre il nome e il simbolo derivano da un burattino in legno, chiamato affettuosamente “Membrino”, che regge il martello della campana dell’orologio del paese. Questo orologio, situato sulla torre che si affaccia su Piazza Roma, è uno dei più antichi e preziosi della Toscana, comparabile a rarità come il Pulcinella di Montepulciano o il Mangia di Siena.

Di fronte alla torre dell’orologio si trova la Chiesa del S.S. Crocifisso, conosciuta anche come Chiesina della Misericordia. Costruita nel 1577, questa chiesa ha avuto una storia travagliata, con diversi restauri, l’ultimo dei quali negli anni ’20 del Novecento. La chiesa custodisce un crocifisso trecentesco, antico oggetto di venerazione.

Infine, il Giardino Comunale, risalente al 1700, è un altro luogo emblematico della contrada di Membrino, con i suoi freschi tunnel ricavati dai rami dei lecci. Di proprietà comunale dal 1934, è un’oasi verde nel centro urbano, dove gli abitanti e i visitatori possono godere di momenti di relax. Il Giardino Comunale di Gambassi Terme, con alberi secolari e siepi sapientemente forgiate con l'arte topiaria, è cuore della Contrada di Membrino e del Palio stesso

Originariamente appartenente alla famiglia Pinucci, che lo utilizzava in parte come area agricola, come testimonia l’oliveto ancora presente. Il giardino passò poi alla famiglia Niccoli nel 1916, che lo ampliò e arricchì con essenze esotiche acquisite nei viaggi dei padroni di casa. In questo parco si svolgono attività ricreative tutto l’anno e sarà il palcoscenico principale del Palio: il luogo da cui ammirare la sfilata dei carri e l’area dedicata alle serate in musica.

 

La Pieve: Tra Storia e Spiritualità

La contrada La Pieve, che si estende dal centro di Gambassi verso nord, è nota soprattutto per la Pieve di Santa Maria a Chianni, uno degli esempi più significativi di architettura romanica in Valdelsa. La pieve, risalente alla fine del XII secolo, è un luogo di grande importanza storica e culturale. Nel 988 è citata come “Plebe de Clanni”, e l’arcivescovo Sigerico di Canterbury la menzionò nel suo diario come una delle tappe della Via Francigena, registrandola come “Sancte Marie Glan” . Vista della Pieve di Santa Maria a Chianni

 I colori della contrada La Pieve, blu e giallo, richiamano quelli della squadra di calcio di Castelfiorentino, a testimonianza del forte legame con il territorio circostante. La contrada ha vinto più volte il Palio consolidando, con ben otto vittorie,  il suo ruolo di leader nelle competizioni tra le contrade. La Pieve è quindi il simbolo della spiritualità e della tradizione religiosa di Gambassi, rappresentata dalla sua maestosa chiesa e dalla lunga storia che la circonda.

 

Belvedere: La Contrada del Panorama

La chiesa della Contrada Belvedere è intitolata a Cristo Re ed è in stile neogoticoLa contrada di Belvedere si estende verso ovest rispetto al palazzo comunale, in una posizione che le conferisce una vista panoramica sulla campagna toscana. I suoi colori, il verde e l’arancio, richiamano le tonalità del paesaggio al tramonto. Il simbolo della contrada è una farfalla, che rappresenta la leggerezza e la bellezza del luogo.

La Chiesa di Cristo Re, situata lungo il percorso storico della Via Francigena, è punto di interesse per pellegrini e visitatori. Costruita nel 1940, come nuova sede parrocchiale di Gambassi, è in stile neogotico e si fonde perfettamente con il contesto dell’antico borgo medievale.

Un altro sito significativo nella contrada di Belvedere è rappresentato dagli scavi archeologici di Germagnana, dove sono stati rinvenuti i resti di una fornace per la lavorazione del vetro, risalente alla fine del XIII secolo. Questi reperti, con libero accesso dalla via Volterrana, testimoniano l’antica tradizione vetraria di Gambassi, che ha contribuito in passato alla fama del borgo. Presso la Biblioteca si può visitare il Museo del vetro, con tante notizie sulla famosa lavorazione gambassina.

 

I’ Porcello: La Contrada della Natura Selvaggia

La contrada I’ Porcello, si estende principalmente a sud del centro storico di Gambassi e si caratterizza per i colori bianco e nero, simboli di contrasto e di forza. Nella parte più vicina al centro storico del paese, vi è la nuova zona residenziale di Gambassi Terme. Ma nel resto del suo territorio è in buona parte coperta da bosco e vegetazione. Il suo punto di riferimento religioso è la Chiesa di Santa Cristina, situata su una collinetta circondata da cipressi, in uno scenario che ricorda una cartolina quintessenza del paesaggio toscano.

Volto scolpito nella pietra dall'eremita Maurizio, presso le grotte a lui intitolate e poste nel territorio della Contrada de I' PorcelloUn luogo particolarmente affascinante, nella parte più boscosa della contrada, sono le Grotte di Maurizio. Queste grotte furono abitate da un eremita di nome Maurizio, che all’inizio del XX secolo decise di ritirarsi in questa zona selvaggia per vivere in solitudine. Le grotte e le statue da lui create nella roccia sono ancora visibili oggi e possono essere raggiunte tramite un sentiero ben curato.

La contrada I Porcello, con i suoi luoghi selvaggi e suggestivi, offre un’esperienza che unisce spiritualità, natura e arte.

Un Appuntamento da Non Perdere

Il XVIII Palio delle Contrade di Gambassi Terme non è solo una competizione, ma un vero e proprio viaggio attraverso la storia, la cultura e le tradizioni di questo affascinante borgo toscano. Ogni contrada, con i suoi colori, simboli e monumenti, racconta una parte della storia di Gambassi e offre ai visitatori un’occasione unica per immergersi nelle tradizioni di questo affascinante territorio. Non perdere l’occasione di scoprire Gambassi Terme e le sue contrade in uno degli eventi più attesi dell’estate