Chiesa di Sant’Ottaviano in collina
Cosa ci racconta la misteriosa iscrizione sulla sua facciata?
La Chiesa di Sant’Ottaviano in collina è un altro piccolo tesoro restaurato di recente.
Sorge sul primo luogo di sepoltura di Ottaviano, giunto in Italia nel VI secolo insieme ai Santi Giusto e Clemente. La storia narra che qui dove ora sorge l’oratorio a lui intitolato, abbia vissuto nel cavo di un olmo. La sua salma è oggi conservata nella cattedrale di Volterra.
Sulla sua facciata, a destra del portone di ingresso, un’epigrafe che non parla la nostra lingua. Pare sia un testo in onciale, un’antica scrittura maiuscola usata soprattutto nei manoscritti. Una possibile interpretazione del testo è ANNI DOMINI MCCCCII PAVOLO DI GUCCIO E ANDREOCCIO DI BARTOLOMEO ERESSERO: nell’anno 1402 Paolo di Guccio e Andreoccio di Bartolomeo la eressero.
Se l’impianto romanico smentisce questa data di costruzione, è più plausibile che i due siano i responsabili di alcuni interventi di restauro. Il nome Andreoccio di Bartolomeo corrisponde a quello di un intarsiatore attivo in quegli stessi anni a Volterra.
Che sia lui stesso ad aver inciso l’iscrizione?